martedì 10 novembre 2009

La patata scaricata

A volte penso che l'istinto di liberarsi subito della patata bollente, senza un attimo di considerazione, sia una delle conseguenze più deleterie indotte dall'uso della posta elettronica come strumento primario di comunicazione all'interno dei posti di lavoro.
Quando basterebbe darsi una voce, se non addirittura mettersi seduti uno di fronte all'altro.
Oppure telefonarsi, anche se la distanza - ricordo che il prefisso "tele", mutuato dal greco, quello significa - fra i due interlocutori è di poche decine di metri e qualche passo basterebbe.
Oltretutto fa anche bene alla salute. Parlarsi di persona, non solo muoversi.
Ma tant'è, mo' c'è la mail, l'intranet e cazzi vari. Così, chi può, quando gli/le scappa, sbologna la patata sulla rete interna. D'emblée.
Succede poi che si scateni una reazione di botte e risposte che, con l'aggiunta del campanellino di ricevuta, rallegra un open space con echi garruli da villaggio di montagna. Ma, molto più spesso che no, si tratta di un feroce scambio di scaricatio barilorum ipersintetico. Nel senso che, in poche sillabe, la patata comincia a rimbalzare da una scrivania all'altra, anzi da un desktop all'altro. Con conseguente appesantimento della digestione - ma anche di gestione - della patata suddetta.
Oppure, può verificarsi il caso che l'urgenza di liberarsi della patata ASAP (altro termine ricorrente in questi scambi, un acronimo quintessenziale della febbre scaricarella, As Soon As Possible, mica cazzi), porti a dimenticarsene dei pezzi, magari fondamentali, salvo poi redimersi con una sequela di episodi a scadenza quartodorale che traformano la patata in un grappolo. Proprio come una bomba. Per dire, ho scoperto che una mia collega si è guadagnata, a sua insaputa, il simpatico nickname di "Annulla e sostituisce" (la precedente), per via della formuletta che suole incollare in "oggetto", in tutte le puntate successive della patata che, inevitabilmente, finisce per sfragnersi (ndt. rom. infrangersi) con esiti decisamente sporchevoli e poco appetitosi.
Ora, colgo l'occasione per ricordare che il WFP aveva dichiarato il 2008 come Anno Internazionale della Patata.
E' possibile che certe lodevoli iniziative abbiano sempre così corto respiro qui da noi?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Tristezza: mi son perso l'anno internazionale della patata

vix ha detto...

in confidenza, thunalab, per me è sempre l'anno della patata.

Anonimo ha detto...

la patata non è glam, fosse stato l'anno del tartufo...

vix ha detto...

come non è glam? se ti sente lindalov...

La Strega ha detto...

Ma lo sapete che esiste "il gazzettino della patata"? ...ce l'ho in ufficio...

vix ha detto...

conoscevo "il gazzettino della putrella", ma quello della patata mi sfuggì;)

Anonimo ha detto...

anche la cozza è molto evocativa... e un poco inquietante

http://thunalab.blogspot.com/2009/01/lorigine-del-mondo.html

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