giovedì 7 agosto 2008

Non c'è più morale. Andiamo in vacanza.



Meglio farsi due risate. Anche se, dopo aver letto un paio di notizie sui giornali di oggi, mi verrebbe piuttosto da vomitare.
Sui Superpoteri ai Sindaci ho commentato ieri, anche se alcuni dettagli raccolti oggi meritano menzione:

A Roma armi a tutti i vigili. Chi rovista nei cassonetti sarà punito.

Come se aver bisogno di cercare nell'immondizia per sopravvivere fosse un privilegio invidiabile. No, no, è una trasgressione che va sanzionata con severità. Chissà se i pizzardoni saranno pronti a puntare la Beretta in flagranza - sarebbe meglio dire in fragranza - di reato, intimando l'alt all'efferato perpetratore. Chissà se poi avranno lo stomaco di fare l'inventario della refurtiva?

Ad Assisi, invece, il sindaco, che vuole salvaguardare i luoghi di culto e la decenza, vieta l'accattonaggio e il nomadismo.
Bene, la cosa che mi rivolta più lo stomaco è che
"il provvedimento piace ai frati del Sacro Convento Francescano".
Francescano, come Francesco? Non era quello chiamato anche "il poverello d'Assisi"? Quello che viveva nelle grotte, vestito di stracci, insegnando ai suoi discepoli a vivere di elemosine? No, no, non era lui. Quello cui si riferisce oggi l'ordine religioso denominato Francescano è un ascetico stilìta che praticava la dieta zona con secoli d'anticipo, fondatore di un movimento ambientalista e di un franchising di abbigliamento casual-chic, basato sul recupero dei materiali poveri, che ha anticipato di secoli l'idea del riciclo e del risparmio energetico.
L'importante è intendersi sul significato delle parole. E se non avete la versione aggiornata di ItalianForDummies.08, potete acquistarlo on-line su www.ratzisway.org.vat.
Non lo cercate. E' già esaurito.
Come me, buone vacanze a tutti

mercoledì 6 agosto 2008

The Black Elf. L'ombra di AleMan si aggira su Roman City.




Mo' so cazzi nostra. Scusate l'incipit vernacolare, romani, concittadini, ma quando ho letto i titoli dei giornali stamattina, ho avuto un brivido. Ho immaginato il Guardiano dagli Occhi Ravvicinati, sorvolare le vie del centro con il suo mantello NERO, allacciato con una cintura NERA, fischiettando Faccetta NERA, redigendo una lista NERA, rastrellando ambulanti NERI, distribuendo occhi NERI. Interrompo l'elenco delle banalità, per dire una cosa seria: Superpoteri ai SIndaci, non vi sembra un'idea da MARONI?

http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/cronaca/sicurezza-politica-12/maroni-sindaci/maroni-sindaci.html

martedì 5 agosto 2008

Parole sante. Dette da un'immagine.





Non mi sento di aggiungere altro. Solo i complimenti agli autori di questa campagna. Anzi, forse...no, no, basta e avanza.

lunedì 4 agosto 2008

La società dei gran piacioni. Ovvero il fascino indiscreto dell'antipatia.



Apro con questo signore - Corradino Mineo - perché è lui ad avermi dato lo spunto, stamattina. Io sono da anni un fan delle news mattutine di Rai3/RaiNews24, per tutta una serie di motivi: orari, impostazione, orologio a vista, non ultime alcune conduttrici (segnatamente Mariella Zezza, sconosciuta ai più, credo, ma ispirevole). Devo dire, però, che da quando questo signore è tornato da New York e si è insediato in questo consesso di professionisti, anzi numericamente molto più di professioniste, ben oliato, come il gallo del pollaio, cambio più velocemente canale. Non sopporto i suoi oliati riccioli bianchi - vabbé, direte, invidia, sia pure - non sopporto che tutte quelle giornaliste, che ho ammirato alternarsi alla conduzione pariteticamente, lo chiamino ossequiosamente Direttore, anziche con il nome proprio, come fanno fra loro; non sopporto la sua rubrichetta "Il caffé", angolo di vanità che prima del suo ritorno non esisteva. Non sopporto soprattutto l'arroganza con cui dispensa il suo nonchalante scherno nei confronti dei suoi interlocutori, quando non "performano" secondo i suoi disegni. He likes himself very much. I don't.

Ma la società dei piacioni è ricca e articolata, in tutti i settori della nostra vita quotidiana, non solo quella che passa attraverso la televisione e/o che della televisione approfitta per far risuonare visivamente il proprio compiacimento.
L'archetipo che incarna perfettamente questo vocabolo, nato alla fine degli anni '80, per quanto mi risulta, è Cicciobello. Non mi dilungo su di lui perché non voglio fare un blog politico. Aggiungo solamente che il suo excursus mi lascia molto più orripilato, così non rischio la querela. L'ho persino visto di persona, in un Blockbuster, mentre porgeva il tesserino alla cassiera, con il suo sorriso abbronzato da campagna elettorale. He likes himself very much. I don't.

Io sento la necessità di fare un distinguo: ci sono piacioni arroganti e piacioni non arroganti, secondo me. Il buon Michele Cucuzza, per esempio, è consapevole del suo bell'aspetto, del bel timbro della sua voce e dell'effetto positivo che questo ha avuto sulla sua carriera, a prescindere di una discreta professionalità. Si tinge anche i capelli, come Moggi. Ma non l'ho mai percepito come arrogante. E' un piacione che non mi dà fastidio né mi è antipatico.

Mentre non sopporto Giletti. Arrogante, spocchioso, juventino - qui scatta la querela da parte di sba, sorry mate ;-). E piacione oltre ogni dire. Anche se non dovrei parlarne, perché in effetti dopo pochi secondi dalla sua apparizione o cambio canale o cambio stanza. Se lo conosci, lo eviti, secondo me. He likes himself very much. I don't.

Non potevo completare questo breve rant senza inserire un altro campione della categoria. Io sono di una generazione in cui quasi tutti gli uomini politici erano bruttini. Anzi come si celiava antonomasticamente erano Piccoli, Storti e Malfatti. Lucio Magri era in tutti i sensi una mosca bianca, infatti non si vedeva mai. Ora il bacino d'utenza di Famiglia Cristiana, soprattutto quello femminile, tradisce il settimanale paolino per vedere di nascosto le foto di Pierferdy nudo su Novella 2000 o 3000 come credo si chiami ora. Un altro bell' esempio di coerenza, lasciam perdere. Che casini! Il suo modello estetico - George Clooney - è qualche milardo di volte più figo di lui e s'atteggerà un quarto. He likes himself very much. I don't.

Credo che ne parlerò ancora, perché come si dice a Oxford, è una categoria che mi sta sul cazzo. E scusate la finezza, c'è posto per molti:-P

venerdì 1 agosto 2008

Fibonacci mia. Ovvero la mia ignoranza abissale è intriseca.



Potrei iniziare questo post in modo un po' snob e fighetto, citando una delle mie frasi preferite di Wittgenstein -Wovon mann nicht sprechen kann, darüber muss mann schweigen (Di ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere)- anche perché è l'unica che conosco: me la presentarono una ventina di anni fa. Ma, appunto, sono IGNORANTE, quindi forse sterzerò sul più abbordabile Socrate (va su tutto e non impegna) "So di non sapere" e me ne vado al mare. No, per dire, per dire. Il Fibonacci di cui sopra mi è stato richiamato alla memoria da un vate della radiofonia...e qui parte la ricerca dell'aggettivo...cult? trash? cultrash? cooltrash? inzomma DJ ORESTE, da RadioRock.
Quindi, Fibonacci, come termine, si affacciò nel supermercato affollato del mio cervello negli anni novanta, quando fra le suonerie del mio primo telefonino scovai questo bizzarro titolo. 'Sto carneade! - sibileranno ancora oggi molte persone perfettamente sane di mente, che vivono serenamente senza curarsi della sua esistenza e senza, peraltro, patirne alcuna menomazione. Però, siccome io sono sì ignorante, ma anche un po' curioso - per esempio, sulle confezioni di vari alimenti, vado sempre a vedere come si chiamano gli ingredienti in lingue improbabili del ramo ugro finnico - mi documentai un minimo, allora, tanto per non morire con la curiosità. E, dato che internet non era ancora alla mia portata, mi accontentai di quelle due nozioni d'accatto, la stringa di numeri in cui ognuno è la somma dei due precedenti, la sequenza usata in molte aree scientifiche, anche nell'economia rampante di quei giorni. Oggi, che tutto si può googlare, non sto manco qui ad attaccare i link. Per farla breve, dopo tutto questo preambolo egoriferito, arrivo alla mia più recente scoperta che è sintetizzata dall'immagine del fiore qui sopra. Non l'ho messa per carineria. Ma solo perché in alcune piante - margherite, girasoli ma anche in qualche pigna - appare la sequenza di Fibonacci nella disposizione dei petali intorno allo stame. Natiuralmente, le piante non lo sanno e prosperano indifferenti allo sforzo intellettuale di questo intraprendente pisano.
Tutto questo per dire che l'ignoranza è una dote naturale e che anche chi non studia puo' averci i numeri. Guarda 'sto girasole, che je manca?

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