
Nienteadire, con grande coerenza con la sua missione aziendale, ha latitato parecchio in questi giorni. Poco male, avranno pensato i miei dieci generosi sostenitori. Tanto meglio, avranno pensato i dieci sfortunati che ho incluso nella mia mailing list. Io, personalmente, mi sono mancato. Sono un sentimentale, lo avrete capito. Oggi mi dispiacerà persino lasciare le saccocce di intonaco e le scatole di mattonelle con cui ho condiviso questi ultimi giorni e anche diverse notti. Una compagnia sileziosa, ma che si è fatta sentire, soprattutto nelle vie respiratorie. Ora cercherò di mettere una distanza sufficiente fra me e il cantiere che è stata (ed è ancora, in parte) la mia casa, tale da impedirmi di fare anche una scappatella furtiva, così, tanto per repirare la polvere che mi lastrica ancora la gola. Tanto so che la ritroverò qui ad aspettarmi, fedele, al ritorno da questo breve esilio. Cercherò di non pensarci troppo, anche se la sabbia me la riporterà facilmente alla memoria. Bon, auguro a chiunque capiti di leggere questo posticciuolo una buona vacanza, piena anche di noia, di dolcefarnienté - come dicono simpaticamente i francesi, alludendo al nostro spirito nazionale - di spensieratezza. Ed auguro a me stesso di aver qualcosa di più interessante da dire, al mio ritorno. Ecco, ci manca solo la menzione alla morìa delle vacche, e la mia lettera da fratelli Caponi è quasi perfetta.Punto, punto e virgola e punto esclamativo.
PS. fra CK one e KC 1 - che vedete rappresentato nella fotina - c'è una bella differenza. Ma non vi consiglio di provarla sulla pelle.