mercoledì 11 febbraio 2009
Aprile è il più crudele dei mesi?
Aprile è il più crudele dei mesi, genera
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia della primavera.
L'inverno ci mantenne al caldo, ottuse
Con immemore neve la terra, nutrì
Con secchi tuberi una vita misera.
Questo brano, che apre il poemetto “La Terra Desolata” di T.S. Eliot, continuava a risuonare e rimbalzare nel mio cervello questi giorni. Per diversi motivi, alcuni dei quali saranno evidenti ai più – azzardo – altri, forse, squisitamente personali.
La cosa curiosa è che lo stesso cervello che richiamava questi versi alla memoria si divertisse a questionarli con una stupida, ricorrente domanda:
“Aprile è il più crudele dei mesi? Perché, febbraio fischia?”
Tutti hanno detto tutto, di tutto e di più. E il suo contrario. Molti si sono arrogati il diritto di pontificare – a partire da quello ufficialmente “accreditato”, almeno sulla carta, alla bisogna – partendo da quella che secondo me è una prospettiva non corretta. L’unica cosa “sentita in giro” che mi sento di sottoscrivere è che non si può mettere in discussione l’amore di un padre ed il suo dolore. La strumentalizzazione mi è sembrata la reazione più sconveniente. E odiosa. E inumana, a dispetto dei millantati intenti. Quindi mi fermo qui, per non calpestare un’aiuola che già in molti hanno attraversato col trattore.
Mi scuserete se non trascrivo tutto il primo movimento dell’opera di Eliot – che porta un titolo quanto mai appropriato al momento (ironicamente, il cervello di cui sopra ricordava i versi ma non il titolo). Lascio gli ultimi versi e i link per potersi godere il lavoro per intero.
Quel cadavere che l'anno scorso piantasti nel giardino,
Ha cominciato a germogliare? Fiorirà quest'anno?
Oppure il gelo improvviso ne ha danneggiato l'aiola?
Oh, tieni il Cane a distanza, che è amico dell'uomo,
Se non vuoi che con l'unghie, di nuovo, lo metta allo scoperto!
Tu, hypocrite lecteur! - mon semblable, - mon frère! »
(testo completo e annotato in inglese qui)
(testo completo in italiano qui)
Etichette:
aprile,
la sepoltura dei morti,
la terra desolata,
lillà,
t.s. eliot
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Etichette
accompagnare il colpo
(1)
acido
(1)
addio
(2)
advertising
(2)
aloneness
(1)
animali
(2)
anni '70
(2)
ansia
(1)
antichrist
(1)
aria
(1)
aristotele
(1)
arrivederci
(1)
AS ROMA
(3)
assenza
(1)
ASTI
(1)
autocommiserazione
(2)
autoindulgenza
(1)
bambini
(3)
barefoot
(2)
Basho
(1)
bestemmie
(2)
BRASSENS
(10)
campari
(1)
capomissione
(1)
catarsi
(2)
cazzate
(1)
chinotto
(1)
cibo
(1)
cinismo
(1)
Claudio
(1)
co-dependency
(1)
combinazioni
(2)
consapevolezza
(2)
convitato
(1)
cubanocho
(1)
culo
(1)
derviscio
(1)
desiderio
(1)
dialetto
(2)
dignità
(1)
Dio
(2)
divina
(1)
essere umani
(2)
google
(1)
gratitudine
(4)
grazie
(2)
Hafez
(3)
Hagakure
(1)
haiku
(1)
haiti
(8)
ignoranza
(3)
imprecazioni
(1)
infischiarsene
(1)
integrità
(1)
intenzione
(2)
iperboli
(1)
libertà
(1)
loneliness
(1)
macchina
(1)
macrobiotica
(2)
maestri
(3)
maiali
(1)
manifestazione
(1)
Martissant
(3)
mauvaisereputation
(1)
max cosci
(1)
medici senza frontiere
(4)
merda
(5)
meritocrazia
(1)
messaggero
(1)
Mevlana
(1)
MIMMO FERRETTI
(1)
missione
(2)
misticismo
(1)
mitchell
(1)
mondegreen
(1)
morte
(2)
msf
(5)
mutande
(1)
nazismo
(1)
neologismo
(1)
Neropositivo
(1)
obama
(2)
ombra
(1)
orwell
(1)
Osho
(4)
ospedali
(2)
Papà
(2)
papaveri
(2)
parola
(2)
parolacce
(1)
parole
(2)
passione
(1)
patata
(2)
paura
(1)
petrolini
(1)
piacioni
(1)
poesia
(5)
preparazione
(1)
presente
(3)
primal
(1)
prostituzione
(2)
pubblicità
(2)
religione
(1)
repubblica
(2)
ricetta
(3)
riconoscenza
(2)
rifarsi
(2)
ringraziamento
(3)
romanesco
(4)
Rumi
(4)
samurai
(1)
sardegna
(1)
schifo. vergogna
(1)
serendipity
(1)
silenzio
(6)
sinistra
(1)
solità
(1)
solodarietà
(1)
sopravvivenza
(1)
stronzosauri
(1)
stupidità
(1)
sufi
(12)
superficialità
(1)
t.s. eliot
(1)
tao
(3)
taoismo
(2)
tempo
(1)
terra.
(1)
terremoto
(1)
tips
(1)
tofu
(1)
topica
(1)
traduzione
(2)
transgressione
(1)
turpiloquio
(1)
umanità
(1)
umiliazione
(1)
umore
(1)
vaffanculo
(1)
vanità
(1)
vegetariano
(1)
verbosità
(1)
vergogna
(2)
verità
(3)
vetriolo
(2)
viale marconi
(1)
video
(1)
vignette
(1)
vino
(1)
violenza
(1)
volontà
(2)
vuoto
(4)
yin e yang
(1)
Nessun commento:
Posta un commento