giovedì 11 settembre 2008

Quella del monopolio è una legge dura.


"Le case chiuse legittimerebbero la prostituzione, il nostro ddl è invece punitivo. Non la regolamenta, ma la contrasta duramente"
Queste parole racchiudono il senso generale dell'intervento dell'ineffabile Ministra delle Pari Opportunità.
Mo', io non vojo fini' in galera, né beccame quarche vagonata de querele.
Quindi faccio appello semplicemente alla coerenza. Chiedo tanto?
Se il dicastero che la Signora presiede, evidentemente grazie alla sua indiscussa esperienza, si chiama delle Pari Opportunità, perché mai la suddetta Ministra si accanisce contro le sventurate che - costrette ad esercitare soprattutto all'addiaccio quell'esperienza - vorrebbero almeno ridurre la percentuale di rischio che la professione impone loro?
Altro che pari opportunità, a me pare invece l'applicazione di un disegno industriale, assolutamente omogeneo all'essenza del governo. E che si possa riassumerla abbastanza sinteticamente così: meno semo - nei posti che contano - e mejo stamo. Monopolio, in termini più tecnici. Oligopolio, a voler essere proprio generosi.
Così, oltre al suffisso - olio - c'è anche il prefisso - oli.
Tutto questo profluvio di lubrificanti, non vi fa sospettare qualcosa di duro?
Putroppo la solidarietà, in Italia, significa troppo spesso dare le sole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

le prostitute della salaria hanno dichiarato che si metteranno alle fermate dell'autobus. prosegui tu perché i commenti che mi sorgono alla tastiera sono troppo caustici, o troppo maschilisti.

vix ha detto...

guarda...me so' legato e mano cor filo spinato già mentre scrivevo il blog di ieri ( pali opportunità e amenità varie). su ogni articolo di giornale puoi estrarre 3 o 4 spunti belli grassi, a vole' esse boni.

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