La primaverità ti sorprende la mattina
Distraendoti dalla finestra della cucina
Sei rassegnato a un altro giorno a mollo
E la botta di sole t'arriva fra capo e
collo
Sorridendo, persino un po' controvoglia
Te la ritrovi addosso, appena sulla soglia
Per non parlare, poi, della sua importunità
Mentre l'attraversi, guidando verso la città
La sua invadenza ti offende il parabrezza
Contrastando anche i mucchi di monnezza
Circondandoli tutti di un verde aggressivo
Affolla indistintamente il tuo campo visivo
Sa obnubilarti di profumi i recettori
Con la sua inattesa offensiva di fiori
Diciamocela tutta, non siamo preparati
A questa tempesta che ci inonda i prati
E se dobbiamo dirlo con estrema onestà
E' un senso di gratitudine la nostra prima
verità.
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