venerdì 12 agosto 2011

Karma e gesso

Ho visto una luna quasi piena
che illuminando il cielo a bella posta
toglieva alle stelle cadenti i loro pochi secondi di gloria.
Ma forse questo è solo un modo di vedere questa storia
Potrebbe essere
che fosse un sentimento solidale
quel suo obnubilamento luminoso
un diversivo altamente pietoso
di distrarre occhi attenti dalla caduta
senza ritorno e senza echi di cronaca
di quelle povere stelle pensionabili.
Ho visto un vento a sprazzi
che strapazzava il giornale di un papà
impedendogli dispettosamente di aggiornarsi
sulle ultime imperdibili notizie di calciomercato
molto più tenacemente di quanto
riuscisse a fare suo figlio di tre anni
in crisi d'astinenza di attenzione
Ma forse questo è solo un modo di vedere questa storia
Potrebbe essere
che la coscienza del papà dietro la rosea
nutrisse appetiti più spirituali
e soffiando un anelito di risveglio
lo liberasse dalla sua scusa per non essere presente
costringendolo a impegnarsi col suo sé
come in realtà avrebbe desiderato fare dal principio
del campionato.
Ho visto un cane
pisciare tutti i giorni su una ruota
tutti i giorni sulla stessa identica ruota
porca troia sempre della mia auto.
Potrebbe essere
che sia pretestuoso
cercare sempre dei segnali karmici
tracciati con un gesso invisibile
in tutto quello ch'accade attorno a me.


martedì 9 agosto 2011

Esuberando



Ho visto una pescivendola esuberante
che brandiva un covone di treccioline ossigenate
nonostante la cinquantina abbondante
come il suo opulento ottimismo e l'accento padano
così incongruo in una pescheria dell'hinterland romano
Esuberando
voleva vendermi un'orata a peso d'oro
dopo avermi nettoyato una sogliola con le forbici
riducendola alla stegua di un lattarino
Esuberando
voleva vendermi il suo magico olio di colza
che a suo incongruo ed esuberante dire
poteva friggere anche un copertone
lasciando un leggero sentore di Chanel per giorni e giorni
Desuberando
le ho chiesto se accettava travel cheques
tratte, cambiali, assegni, mastercards
o più semplicemente, un esuberante bancomat di serie
Esuberando
mi ha indicato la banca dirimpetto
abbozzando un sorriso abbronzantemente circondato
con nonchalance le ho indicato altre due orate
che costavano come del pesce di acqua dolce
e ho assistito al tramonto del suo ottimismo
mentre confezionava il meno esoso pacco
Esuberando
ho cucinato le orate con dedizione
acconciandole con il dovuto corredo
di aglio e prezzemolo dentro ed olio fuori
circondandole con affetto di patate, piccole e novelle
e il risultato si è fatto apprezzare, onestamente
L'esuberanza va sempre ben riposta
altrimenti appassisce in fretta
come le treccioline ossigenate
l'abbronzatura intensiva
e l'ottimismo padano
in una pescheria dell'hinterland romano.

lunedì 8 agosto 2011

Capochino

Ho visto un uomo tristissimo
camminava a capochino
trascinando il suo carrello della spesa
semivuoto
che forse non era il carrello della spesa
mammmagari gli serviva a portare i volantini che odiamo tutti
quando ce li inzeppano nella cassetta della posta
camminava a capochino
con una maglietta verde speranza sbiadita
fissando il vuoto del marciapiede
per fortuna ha incrociato una donna
anche lei con il carrello
e per parlarle ha alzato la testa
mentre attraversavano la strada
va bene la tristezza, ci può stare
ma non si attraversa la strada a capochino
trascinando un carrello della spesa
semivuoto
perché quando arriva il camion che ti investe
non riesci manco a fare una morte scenografica
con tutte le arance che rotolano sull'asfalto
e qualcuna rimane anche un po' spiaccata
che fa tanto simbolo e anche un po' sangue
va bene, quando c'è la tristezza, ci può stare
ma se il carrello rimane chiuso
nel suo semivuoto silenzio
la morte perde pathos
allora è meglio buttarsi da un ponte di notte
che non ti vede nessuno
e non ti viene manco a cercare la polizia
per farti una multa
perché il carrello semivuoto che hai lasciato in mezzo al ponte
ha fatto accartocciare tre corrieri espresso alti di coca e red bull
e poi nessuno avrebbe da ridire
della maglietta verde speranza sbiadita
insomma, volevo dirti che a capochino
non si va molto lontano
tanto vale fermarsi
subito.

domenica 7 agosto 2011

Cari commercianti.

Cari commercianti,
che talvolta vorreste suscitare la mia solidarietà, per la crisi che ha ridotto i vostri introiti e vi costringe a svendite o chiusure, quando non optiate per l'astuta formula del fallimento e riapertura, volevo ricordarvi che, quando all'arrivo dell'euro il mio stipendo si è praticamente dimezzato, annullando i progressi di 20 anni di carriera, voi vi siete semplicemente limitati a cambiare la lettera barrata davanti ai vostri prezzi, passando dalla £ alla €, con un piccolo investimento in talloncini. Cari commercianti, in soldoni, voi avete raddoppiato.
Cari commercianti, che spesso non mi date spontaneamente lo scontrino e talvolta storcete il muso quando ve lo chiedo, vi rammento che a me le tasse le tolgono direttamente da quello stipendio dimezzato di cui sopra, senza colpo ferire, e sono un bel 40% del lordo, per dire. Cari commercianti, non è mia intenzione essere evasivo, quindi sarò franco: vi piace arricchirvi alle mie spalle.
Cari commercianti,lo so che non è tutta colpa vostra, è un po' come la storia del peccato originale, l'occasione era un bel serpente tentatore, ma molti di voi, che avrebbero potuto fare una scelta etica, perché non incatenati dalle economie di scala, non lo hanno fatto.
Cari commercianti, siete cari soltanto a senso unico.
Che dio ve renda merito, con gli interessi.
Come dite? Dio non esiste?
Mhm, avevo il sospetto anch'io, ma, per la legge dei grandi numeri, a un certo punto finiranno anche i governi conniventi.
E qualcuno che ve ne renderà merito spunterà fuori.
Sono certo che avrete il buongusto di non chiedere la mia solidarietà allora, vero, cari commercianti?

venerdì 5 agosto 2011

Lament



Lament


Lament for my cock

Sore and crucified

I seek to know you

Aquiring soulful wisdom

You can open walls of mystery

Stripshow


How to aquire death in the morning show

TV death which the child absorbs

Deathwell mystery which makes me write

Slow train, the death of my cock gives life


Forgive the poor old people who gave us entry

Taught us god in the child's praye in the night


Guitar player

Ancient wise satyr

Sing your ode to my cock


Caress it's lament

Stiffen and guide us, we frozen

Lost cells

The knowledge of cancer

To speak to the heart

And give the great gift

Words Power Trance


this stable friend and the beast of his zoo

Wild haired chicks

Women flowering in their summit

Monsters of skin

Each color connects

to create the boat

which rocks the race

Could any hell be more horrible

than now

and real?


I pressed her thigh and death smiled

death, old friend

death and my cock are the world

I can forgive my injuries in the name of

Wisdom Luxury Romance


Sentence upon sentence

Words are the healing lament

For the death of my cock's spirit

Has no meaning in the soft fire

Words got me the wound and will get me well

I you believe it


All join now and lament the death of my cock

A tounge of knowledge in the feathered night

Boys get crazy in the head and suffer

I sacrifice my cock on the alter of silence



Ecco, se invece di citare il poeta, mi fossi limitato a dire "Me so' rotto 'r cazzo!" non sarebbe proprio stata la stessa cosa.
Ricordatevi di visitare il link, per apprezzare l'ineluttabilità nella voce di Jim.

http://www.youtube.com/watch?v=k_e3PVBx0N0

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