I pensieri grigi calano come una tendina, leggera, trasparente, come una tarlatana o una zanzariera. E, piano piano, mentre fai altro, si prendono il tempo di diventare un muro.
I pensieri gialli sfrecciano, improvvisi, andando a illuminare angoli inattesi, come una torcia in cantina. E come una torcia in cantina, sorprendono sia te che il topo, che rosicchiava, ignorato, il legno degli scaffali.
I pensieri rossi si accendono, come uno zolfanello, strofinandosi. E ci mettono niente a provocare un’incendio. Oppure, eppure, riescono a pulsare a lungo, come una brace, sotto la cenere.
I pensieri blu sono silenziosi, parlano per immagini, senza commento. E riempiono il cuore la gola la mente e tutto il corpo, come un oceano riempie un acquario. Immobili.
I pensieri ocra puzzano. Danno fastidio a chi li pensa e si vergogna ma, non riesce o non vuole davvero abbandonarli. E danno fastidio a chi li subisce, perché nascono da un fegato invidioso e hanno l’alito cattivo, sempre.
I pensieri verdi, sono lineari e sinuosi, armonici e solidali, attivi e fattivi . C’è sempre la vita dentro ad un pensiero verde, senza bisogno di tante giustificazioni. E così sia.
I pensieri neri sono così ambivalenti che è impossibile parlarne. Perché sono per taluni un sollievo per altri una condanna. E in mezzo c’è un universo di sfumature. Nere.
I pensieri bianchi ce l’hanno solo i santi e non sono in questo consesso interessanti. Anzi, i pensieri bianchi sono assolutamente alieni al concetto di interesse, in un certo senso.
I pensieri viola, beh, come i pensieri rosa, i pensieri turchesi e quelli verde pavone – bellissimi, peraltro – sono versatili e volubili. Forse perché sono sempre di passaggio.
I pensieri arancio non esistono. E se esistono, sono perfetti così.
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9 commenti:
Ma che buffa coincidenza, oggi pensavo a come potevo essere rappresentati i colori da un gesto o da un'espressione, e mi sono venute immediatamente tutte le risposte.
Davvero bizarr... ora vedo come realizzarli e poi li posto da me.
I tuoi sono perfetti.
Cmq... EVVAI COL NERO!
ti leggo ostia :)
@ mic: buon anno, prima di tutto:) mo' ti vengo a leggere. un bacio.
@ mitia: buon anno anche a te, tesora. be, sì, ostia c'entra parecchio (me capisco da solo)...grazie. besito.
Non c'entra nulla e probabilmente è tutta colpa del carciofetto alla giudia ma leggendoti mi mi sono venuti in mente i versi di Rimbaud.Non sono un'amante della poesia ma non posso prescindere da "Vocali".
Co', intanto il paragone mi lusinga immensamente. grazie.
Poi, approfitto dell'occasione, per confessare che non l'avevo mai letta. Impossibile? No, nella mia socratica autocoscienziosa sincerità potrei stupire me stesso per la mia ignoranza.
Se avessi letto tutto ora saresti tanto annoiato
a te non la si può fare :) ce l'ha sempre pronta la risposta...
Ho avuto grandi maestri e ottimi compagni di gioco
fimmina fottunata...
ma te li sarai meritati tutti.
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