venerdì 16 luglio 2010
La vita è semplice, siamo noi che la facciamo complicata, diceva quello. E non ciaveva poi così torto. Ma mi piacerebbe sapere quanti, trovandosi davanti alla possibilità di applicare senza difficoltà questo simpatico schemino (per il quale ringrazio i brillantissimi Arif & Ali) lo farebbero senza indugio. Sto insinuando che il masochismo è in realtà una tara genetica ancor più che generazionale? Ho il sospetto di sì...
SVOLGIMENTO 1
...anche se in alcuni casi, una certa percentuale di sadici assolutamente focalizzata sui propri interessi - mi piacciono le teorie del complotto, sono pigro, si sa! - pieghi questo schema con un peso tale da rendere moltissimo difficilissimo per il resto di noi seguirne il percorso direttamente, senza infingimenti, traccheggiamenti e soste forzate. Facendolo assomigliare, diciamo così, a un gioco dell'oca. Voglio dire, un conto è se uno si incaponisce a lamentarsi delle proprie cattive abitudini continuando a praticarle, tutta un'altra cosa se si lamenta del buco dell'ozono e del surriscaldamento del pianeta. Vabbè ho mischiato un po' le carte, il personale e il politico, e poi, in fondo, qualcosa si può sempre fare, anche a livello personale contro i problemi globali, anzi si deve. Solo che senza la giusta leva - un folto e solidale seguito - l'impegno rimane velleitario.
Non vorrei banalizzare troppo, il problema della coazione a ripetere- come dicono quelli bravi, oppure quelli che hanno passato anni in analisi - esiste ed è pernicioso assai. Specialmente quando è esercitato su schemi collettivi.
Anche oggi una sana ventata di ottimismo cosmico per cominciare in bellezza la giornata. tiè!
SVOLGIMENTO 2
...e il proliferare dei centri dietetici me lo conferma.
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13 commenti:
Un grande applauso allo svolgimento 2 e al tuo potere di sintesi!
:) yuk yuk!
Buona Giornata Fratello!
non sono sicuro di aver capito granché
(troppo avvilito per capire.....)
ma una ventata d'ottimismo fa sempre comodo
in questa calda stagione......
alb
Coazione a ripetere.
Ho sempre sospettato che per molte persone fosse più "comodo" dirisi infelici e lamentarsi che essere felici ed adoprarsi per continuare ad esserlo. Ciò, però, ha sempre contrastato con la mia fede nell'utilitarismo anglosassone che vuole la ricerca della felicità come motore dell'azione umana.
Io non mi sento proprio pimpante ma davanti ad una domanda così diretta rispondo di getto "si".
Come commento non è molto pertinente ma tu mi perdonerai. Spero
Cò,ce lo sai che aspetto il tuo commento, soprattutto quando mi avventuro in certe elucubrazioni. E m'inchino:)
Riguardo alla ricerca della felicità, conservo solo antiche memorie di Russell, che, se non ricordo male, idealizzava una vita noiosa e priva di emozioni per sfuggire alla spirale "assuefazione-frustrazione-ricerca di stimolo più forte" ad libitum. Un approccio non certo ottimista.
Ma forse abbastanza realistico.
Io pensavo più a Bentham figlio. Russell l'ho masticato molto poco per cui non m'avventuro neanche.
figurati se mi ci avventuro io che posso solo ispirarmi alla docta ignorantia di Socrate. Bentham - padre o figlio - e Carneade per me pari sono. Non so se mi spiego...
Non fare il modesto Vix, non ti perderesti affatto nei loro meandri. Dì piuttosto che non ti piace l'idea di farti un giro da quelle parti. Da quel che ti conosco degli inglesi hai motto asciutto e salace ma non la sbrigatività del pensiero. Ti vedo meglio con le volute piene di trabocchetti del pensiero germanico.
Io dovrei giocare a poker, Cò, perché evidentemente la mia onesta professione di ignoranza, condita con un po' di mestiere nel presentare delle nozioni d'accatto, viene presa per un bluff da modestone. Io non so' modesto, so' popo 'gnorante. Sto Bentham, ora che lo scrivo, è la terza volta che lo sento: la prima volta l'hai menzionato tu...ergo
Beh non conoscere Bentham, padre e figlio, non è proprio come ingorare Aristotele.
Cmq l'unica ingoranza che ti posso concedere e riconoscere è quella socratica
infatti, chi era sto Socrate? gli hanno pure intestato il liceo che frequentavo...
Tu al liceo Socrate, io al Domenico Cotugno, illustrissimo sconosciuto
Ma scherzi! Il cantore della poetica nazional popolare, ergo un mirabile esegeta della filosofia congenita al nostro archetipo italico, l'ideale crasi tra Domenico Modugno e Toto Cutugno:-O
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