Non lo conoscevo mica, quando l'ho incontrato. E manco lui a me, pensavo. Eppure a sentirlo parlare, boh, qualcosa risuonava familiare. Ma anche, non sapevo che stavo andando ad incontrarlo e avrei dovuto. Anche se poi, ve', non era proprio vero che non lo conoscessi. Era che non lo conoscevo con quel nome. E meno male; che poi, magari, facendo due collegamenti, mi sarei fatto frenare - fregare - dai pregiudizi e non ci sarei più andato. Che poi, che razza di pregiudizi superficiali - anche se, ditemi se ci sono dei pregiudizi profondi - manco sustanziati da letture, approfondimenti, macché. Robetta d'accatto. Voglio dire, qualsiasi altro modo di conoscere una realtà, diverso dall'esperienza diretta, tende a basarsi, inevitabilmente, sulle opinioni di altri. Comunque materiale di seconda mano. Qualunque sia la qualità e l'orientamento del giudizio ricevuto tramite una terza persona, una cosa è certa: quando ne fai la tua base per etichettare un'esperienza che non hai fatto in prima persona, è più corretto parlare di pregiudizio. E lui, cazzo, lì è stato bravo a fregarmi da subito. Ma mica perché voleva fregarmi, ve', che è solo un modo di dire. Mi ha fregato porgendomi la pistola puntata contro se stesso e dicendomi "non credere a Tizio, non credere a Caio, non credere nemmeno a me. fai la tua esperienza, poi non avrai più bisogno di credere." Facile, no? Sì, se ciai un paio di noci di cocco che ti fumano sotto, è facile, perché sai il fatto tuo. Di più, perché hai fatto la tua esperienza, anzi tutte le esperienze possibili e immaginabili in 59 anni di vita, e le hai fatte in modo totale, scientifico e senza pregiudizi. Immagino che qualche sgrugnata l'abbia presa anche lui, anche se la mia ridotta conoscenza della sua agiografia non mi permette di citarne che una. Raccontò una volta che, curioso come una scimmia come era - tutti i bambini sono curiosi, ello suppongo lo fosse in modo plurimo - chiese al suo papà cosa si provasse a fumare. Il suo papà, che evidentemente proprio normale non doveva essere - nel senso buono, eh! - gli comprò un pacchetto di sigarette. A chi non è successo? Certo, magari abbiamo avuto genitori più o meno inclini o avversi al fumo, ma son cose che succedono. Ma a nove anni, cazzo, mio padre non me l'avrebbe mai comprato - per fortuna - un pacchetto di sigarette. E invece il suo. Il punto cui mi interessava tornare a bomba era appunto il suo approccio, totale, come ho detto. Preso il pacchetto, l'aprì e se lo fumo' tutto di seguito. No, non fu' allora che si illumino', stette male da cani, naturalmente. Tossendo, sputando e vomitando, suppongo. Decidendo abbastanza facilmente, dopo questo approccio assolutamente sperimentale, empirico e diretto, che fumare non gli interessava and that was that. Fine. Mo' tutto questo panegirico scombinato perché ieri ricorrevano ventanni dalla morte di un uomo che mi ha cambiato la vita, senza che io lo abbia mai incontrato. Di persona voglio dire. Perché era morto tre anni prima. E oggi fanno quattordici anni dalla morte dell'uomo che la vita me l'ha data. Di cui non parlo qui, perché il suo ricordo è una cosa intima. A entrambi esprimo quotidianamente la mia gratitudine, un sentimento che, in tempi diversi e modi diversi, mi hanno insegnato a valutare sommamente. Se ti interessa un consiglio di un demente, stammi a sentire, investi in gratitudine. E' un valore che non smette mai di crescere, neanche in tempi di crisi. Basta non dare niente per scontato, e il gioco è fatto.
Ah, approposito: grazie di avermi letto.
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8 commenti:
sì hai ragione :) un bacio
mi hai commossa...
@fata :-* pa' ti, chica:)
@sid, e grazie a te,cara. il corazone non mente:)
Rispettoso silenzio per questo ricordo intimo di cui qui non parli di cui si sente tutta la forza e l'intensità.
Grazie Cò:)
Comunque è curioso. Io mi sentivo così leggero mentre scrivevo queste righe. Avevo proprio il sorriso sulle labbra.
Di nuovo,grazie,per avermi letto e dato un feedback:)
Posso fare un abbraccio cumulativo? Contrariamente alle tendenze odierne,io credo in certi casi che "più semo e mejo stamo". almeno in certi consessi.
ciao vix, io ho la lacrima facile, anzi facilissima...ma la delicatezza e l'intensità delle tue parole questa volta la giustificano...
E' il consiglio migliore che mi abbiano dato da 10 anni a questa parte.
Grazie.
@biondatinta ((((abbraccio))))
@cla: grazie a te. se provi, fammi sapere come ti funziona:)
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